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Presentato oggi a Milano il Rapporto Regionale Pmi 2023 realizzato da Confindustria e Cerved

28/06/2023

Le PMI delle Marche tengono il passo ma il quadro rimane incerto


Sono circa 4.785 le PMI nelle Marche nel 2021 in crescita sia rispetto all’anno precedente (+4,6%) che rispetto al 2019 (+4,7%). Un andamento leggermente migliore di quello nazionale (+4,2%) e di quello delle regioni del Centro (+4,4%).

I dati per le Marche evidenziano un trend di costante crescita a partire dal 2013 ma solo nel 2021 viene raggiunto e superato il numero di PMI del 2007.
Le stime per il 2022, disegnano un quadro incerto: riprende la flessione delle nascite di società di capitali dopo l’aumento registrato nel 2021; si riduce la redditività netta di un punto percentuale rispetto al 2021; aumenta il costo del debito delle PMI. La variabile risente fortemente del costante incremento dei tassi da parte della Banca Centrale Europea (BCE) nell’ultimo anno, tutt’ora in corso.
Questo uno spaccato dei dati del Rapporto Regionale PMI 2023 realizzato da Confindustria e Cerved in collaborazione con UniCredit che analizza i conti economici delle circa 160mila PMI italiane, basandosi sui dati di consuntivo del bilancio 2021 e offrendo stime per il 2022, attraverso i modelli predittivi economico-finanziari di Cerved.

“Le nostre imprese stanno vivendo un momento complicato - ha commentato Roberto Cardinali, Presidente Confindustria Marche - segnato dall’indebolimento del quadro congiunturale, in particolare per l’industria manifatturiera, e dalla persistente inflazione, con il conseguente aumento repentino dei tassi d’interesse. Il continuo rialzo dei tassi si ripercuote sul costo dei finanziamenti alle imprese e, indirettamente, sul credito richiesto e su quello concesso, così come sugli investimenti. Anche Banca d’Italia – ha proseguito Cardinali – nel Rapporto sull’economia delle Marche 2022 presentato ieri, ha confermato che la domanda di prestiti bancari si è nettamente ridotta nel secondo semestre 2022 e per le imprese il calo ha riguardato soprattutto la componente di finanziamento degli investimenti mentre le condizioni di accesso al credito sono diventate più stringenti soprattutto nella seconda parte dell'anno, sia per le imprese sia per le famiglie.”

“Le piccole e medie imprese – ha affermato Gianni Tardini, Presidente Piccola Industria Confindustria Marche – sono la colonna portante della nostra regione, ma anche di tutto il Paese. In questo contesto, per aiutare le imprese a crescere e a prosperare è necessario un disegno di politica economica e industriale coerente e di medio-lungo periodo, che preveda sia interventi orizzontali volti alla creazione di un contesto più favorevole alla competitività, sia interventi di tipo più mirato per le PMI volti a consolidare il ruolo delle PMI nelle filiere produttive, a sostenere le imprese ad affrontare i costi della trasformazione green, della digitalizzazione, della ricerca e dell’innovazione e della formazione delle competenze necessarie”.

“Ci troviamo in un momento storico in cui disponiamo delle risorse per rendere possibile il superamento delle criticità che frenano la crescita competitiva delle imprese – ha concluso il Presidente di Confindustria Marche Cardinali. Il PNRR rappresenta un’opportunità storica, la cui attuazione deve essere mirata a costruire un Paese moderno, efficiente, inclusivo e sostenibile”.

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