Nota di sintesi (marzo 2024)
Secondo semestre 2023 nel complesso positivo per le costruzioni regionali, con una dinamica in linea con quanto rilevato nei mesi iniziali dl 2023. Secondo i risultati dell'Indagine semestrale condotta dal Centro Studi di Confindustria Marche in collaborazione con ANCE Marche e con Intesa Sanpaolo su un campione di aziende associate, la produzione nel semestre luglio-dicembre 2023 è risultata in aumento del 7,3% in termini reali rispetto al secondo semestre 2022.
Tutti i principali comparti hanno registrato incrementi, seppure di diversa intensità.
Riguardo all’edilizia abitativa, il secondo semestre 2023 mostra un incremento di circa il 4,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il recupero ha interessato tutti i principali comparti, con un aumento della componente pubblica (5,4%) e un aumento più evidente della componente privata (7,3%), che interessa sia la componente in conto proprio (12,1%), sia quella in conto terzi (10,0%), sia, infine, quella convenzionata (1,4%).
In contenuto aumento l’edilizia non abitativa (fabbricati non residenziali) nel secondo semestre del 2023 (2,6%), dato che riflette le incertezze sulle prospettive di medio termine che interessano molti settori dell’industria regionale.
In aumento i lavori pubblici (15,4%) rispetto al secondo semestre 2022: in linea con il dato quantitativo, le indicazioni delle imprese confermano il permanere di un buon clima congiunturale anche nel corso del semestre luglio-dicembre 2023, seppure in presenza di forti condizionamenti legati a specifici provvedimenti nazionali.
L’andamento congiunturale del secondo semestre 2023 si è accompagnato a un miglioramento dei livelli occupazionali, che sono complessivamente aumentati del 3,7%. Secondo le stime di Confindustria Marche, l'occupazione è aumentata del 5,1% per gli operai e del 2,0% per gli impiegati. Alla dinamica osservata nel mercato del lavoro è corrisposta una crescita del monte ore lavorate rispetto al secondo semestre 2022 (2,6%).
Nel secondo semestre 2023, le ore di CIG autorizzate sono risultate 141mila, contro le 342mila del primo semestre 2023. Gli interventi complessivi, in flessione del 3% rispetto al secondo semestre del 2022, sono risultati concentrati per intero nella componente ordinaria.
Sul versante del lavoro, scende la quota di imprese con difficoltà nel reperimento di manodopera (82,2% delle aziende intervistate contro 84,6% della precedente rilevazione), mentre sale al 16,8% (15,4% nel precedente semestre) la quota di imprese che ha registrato condizioni normali.
Sul fronte del credito, sale ancora la quota di intervistati per i quali l’accesso al credito è risultato difficile (43,5% contro 41,0% del primo trimestre 2023). Sale anche, dal 62,3% al 69,9%, la quota di operatori che ritiene elevato il costo del denaro.
L’indagine evidenzia, infine, il permanere di un livello ancora elevato dei ritardi nei tempi medi di pagamento (94 giorni), seppure inferiore di quello rilevato nella precedente rilevazione (97 giorni). Elevati e in crescita i tempi di rilascio dei permessi di costruire (156 giorni contro 140 della rilevazione del primo semestre 2023).
Riguardo alle tendenze dell'attività produttiva, scende al 32% (35% nella precedente rilevazione) la quota di operatori che prevede aumenti dell’attività produttiva nei prossimi semestri, mentre sale (18% contro 15% della precedente rilevazione) la quota di operatori che prevedono attività in calo.
Nel complesso, la domanda ha mantenuto una evidente intonazione positiva, seppure permangano i segnali di possibile rallentamento delle attività nel medio periodo, anche a causa delle modifiche nei provvedimenti legislativi riguardanti il comparto abitativo e dell’evoluzione del PNRR.
Indagine sulle costruzioni - II semestre 2023
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